Ho girato sopra/sotto l’estremità di una trave di quelle che sostengono il tetto di una baita di montagna e ho aggiunto due supporti nei quali ho infilato una serie di paletti per simulare dei remi. Ho realizzato la vela con una superfice di sughero, leggera ma dura come fu il suo significato perché il mito narra che Teseo si dimenticò di sostituirla con la bianca che avrebbe comunicato il successo dell’impresa al padre Egeo, re di Atene. Egeo per la disperazione si suicidò gettandosi nel mare che da allora prese il suo nome.